Rosolino nella polemica per uno scatto dalla Marmolada: le scuse

Polemica per una foto dalla Marmolada

Dopo la tragedia della Marmolada anche Massimiliano Rosolino, suo malgrado, è finito nella polemica.

L’ex campione di nuoto ha infatti postato una foto sorridente dalle montagne. Si è così scatenata una polemica per lo scatto visto come una forma di mancanza di rispetto.

Rosolino ha dovuto scusarsi in un’intervista a Corriere della Sera: «La foto risale a una settimana fa, dunque ben prima della tragedia della Marmolada. L’ho messa perché sul profilo Instagram mi piace condividere il “vissuto” personale e i luoghi belli. Lungi da me l’idea di offendere o di ferire qualcuno: non mi sento un criminale. Ma di sicuro nel futuro starò più attento».

Lo scatto, a onore del vero, dove si parla di ridere è a Canazei distante dal luogo della tragedia ma dove si stanno cercando i corpi.

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L’azzurro ha poi chiarito: «Sorridere sempre appartiene al mio modo di essere e di fare. Il sorriso è il messaggio degli sportivi ed è il mio imprinting. Ho appena scattato una foto così assieme a mia madre, che deve sostenere un intervento chirurgico. Sorrido, per pensare comunque positivo, anche se le vicende non sono liete: ad esempio, ho una compagna russa che non vede la madre da due anni e che adesso sente il clima pesante legato a quanto sta accadendo in Ucraina; eppure cerchiamo di andare avanti».

Rololino ha anche chiarito che le foto, relative a un camp, erano di qualche settimana fa e nel postare la foto non ha pensato alla tragedia.

«Ovvio che non lo rifarei. Chiedo anche scusa, ma sottolineo che in certe reazioni c’è molta ipocrisia. Non mi risulta, ad esempio, che dopo la disgrazia da quelle parti si sia smesso di vivere e di condurre la consueta normalità quotidiana, serale e notturna, al netto del dolore per quanto è accaduto: perché allora accanirsi contro quella foto? Aggiungo che non sono immune da critiche e che accetto di buon grado tutto ciò che è costruttivo: lo faccio pure stavolta, diciamo che ho sbagliato una vasca da 50 metri. Ma deve finire lì, la mia sincerità e la mia buona fede non possono essere messe in discussione».

E poi: «Di sicuro devo essere più accorto, anche perché ho capito che oggi è faticoso fare qualsiasi cosa e che è molto alto il rischio di essere equivocati».

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