Nuoto, Paltrinieri e l’aiuto a Mykhailo Romanchuk: “Ma lui vuole combattere”

Il racconto del dramma del nuotatore ucraino

Mykhailo Romanchuk è uno dei tanti sportivi ucraini che sta cercando, in tutti i modi, di sostenere e aiutare il proprio paese.

Lo svela un suo “collega” e amico, il nuotatore azzurro Gregorio Paltrinieri.

Mykhailo Romanchuk, nuotatore 25enne plurimedagliapto (solo per citare due medaglie ha ottenuto bronzo e argento negli 800 m. e 1500 stile a Tokyo) è nato a Rivne.

Specilista dello stile libero è uno dei nuotatori più di talento. Ora però la vita di Mykhailo Romanchuk potrebbe cambiare a causa dello scontro tra Russia e Ucraina.

Leggi anche: Paltrinieri: l’ultima medaglia è l’oro negli 800 con record europeo

Lo racconta il rivale di mille battaglie ma anche amico, Greg Paltrinieri a Rai Sport.

Sento ogni giorno Romanchuk, è una situazione assurda. Abita nella periferia di Kiev, ieri è stato costretto a spostarsi avendo sentito le sirene nella sua zona. Gli ho detto molte volte che, se avesse voluto, sarebbe potuto venire in Italia, lo avrei ospitato io. Ma preferisce restare lì, vuole combattere fino alla fine: ha un forte senso patriottico, non credo sia già in prima linea, ma si sta mobilitando.

Qualche giorno fa il nuotatore ucraino era intervenuto su Instagram per denunciare la mancata tregua olimpica e chiedere la sospensione dei comitati olimpici di Russia e Bielorussia.

Il mondo del nuoto oltre la vicenda di Mykhailo Romanchuk si concentra su quello che può fare.

In Italia, il presidente Barelli ha spigato che il centro federale di Ostia sarà aperto ai profughi ucraini.

«La Federazione Italiana Nuoto è pronta ad offrire le proprie strutture per garantire allenamenti in piena sicurezza e lenire, per quanto possibile, le drammatiche conseguenze della guerra. C’è grande preoccupazione e auspico che anche il mondo dello sport si prodighi con azioni concrete per supportare gli amici ucraini in uno scenario che mai avremmo voluto e pensato di vivere».