Jacopo Compagnoni, chi era l’alpinista fratello di Deborah

Lutto per l’ex campionessa di sci

Jacopo Compagnoni, fratello dell’ex campionessa di Sci, Deborah si è spento a soli 40 anni travolto da una valanga in montagna.

A tradirlo proprio la montagna, un vero e proprio affare di famiglia. Se infatti la Compagnoni ha scritto la storia diventando una campionessa di sci nordico Jacopo aveva deciso di diventare una guida alpina.

Era il più piccolo, il minore dei tre fratelli, dopo Yuri e Deborah (51 anni compiuti lo scorso 4 giugno).

Anche lui era maestro di sci, come tutti i  nipoti Compagnoni – ha raccontato a “Il Giorno”, Angelo Caciotto, sindaco di Santa Caterina Valfurva ma anche zio di Jacopo avendo sposato una delle sorelle di papà Giorgio -. Da ragazzo aveva fatto anche lui le gare ma poi aveva scelto la sua strada, seguendo le orme del nonno che per anni è stato per anni lo storico gestore del Rifugio Pizzini”.

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Rifugio di proprietà del Cai Milano ma che oggi è gestito da Claudio Compagnoni, figlio di Luigi.

Jacopo si era innamorato della montagna e aveva deciso di diventare guida alpina. Nato a Santa Caterina viveva lì con i due figli piccoli e la compagna.

Il fratello di Deborah è stato travolto da una valanga in Valfurva (Sondrio), a circa 2.850 metri di quota.

Con lui anche un secondo alpinista che si è salvato e ha lanciato l’allarme. A nulla sono serviti i soccorsi con Jacopo Compagnoni che in ospedale si è spento a soli 40 anni.

Jacopo Compagnoni, il cordoglio della FISI

Puntale il cordoglio della Fisi tramite il presidente Flavio Rota: “Il presidente Flavio Roda, e tutta la Federazione Italiana Sport Invernali sono vicini a Deborah e alla famiglia Compagnoni nel momento di questa tragica perdita”.

Ad ansa l’ex sciatrice ha spiegato: “Voglio ricordarlo sempre con il suo sorriso quando rientrava soddisfatto a casa dalle sue escursioni estive o invernali, abbracciando forte le sue adorate bimbe. Sono sicura, la sua anima resterà nelle sue montagne ad aspettarmi ogni volta che sentirò la sua mancanza. Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto e sono vicini a me e alla mia famiglia“.

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