MasterChef Italia 11: chi è la vincitrice Tracy Eboigbodin

Si è conclusa ieri sera, 3 marzo, l’undicesima edizione

È terminata ieri sera, 3 marzo, l’undicesima edizione di Masterchef Italia (prodotto da Endemol Shine Italy per Sky). Ad aggiudicarsela Tracy Eboigbodin, aspirante chef classe 1993.

Nata da mamma nigeriana, ospite dell’ultimissima puntata, vive da anni a Vallese di Oppeano (Verona) dove lavora come cameriera di sala in albergo.

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La speranza è che grazie a questa vittoria, non serva più ai tavoli ma diriga gli altri in cucina. Ha anche un fratello ed è molto legata al fidanzato Samuele.

Tracy Eboigbodin ha preceduto i concorrenti Carmine, uno dei favoriti per la vittoria, Christian e Lia che arrivata in finale è poi stata eliminata per prima.

Fatale per lei le prove messe in atto dai due ospiti gli chef tristellati: Enrico Crippa (dal ristorante “Piazza Duomo” di Alba, in provincia di Cuneo) e Andreas Caminada (dal ristorante “Schloss Schauenstein”, in Svizzera).

Con la vittoria, Tracy si aggiudica 100.000 euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette dal titolo “Soul Kitchen – Le mie ricette per nutrire l’anima” (edito da Baldini&Castoldi in uscita il 15 marzo).

Non solo ottiene anche l’accesso ad un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Tracy si è sempre distinta in una delle edizioni più cosmopolite e incerte fino alla fine. Pian piano ha iniziato a farsi conoscere e mostrare le sue fragilità.

Ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della cucina grazie al lavoro come cameriera: vedeva ingredienti che non conosceva e, incuriosita, voleva assaggiarli.

Ha iniziato così a riproporre piatti nigeriani con ingredienti italiani e a studiare, avvicinandosi anche alla cucina molecolare. Ad oggi predilige la cucina italiana rispetto a quella africana.

Prima di entrare a MasterChef Italia diceva: «Mi emoziona molto l’idea di partecipare, sicuramente sarebbe una bella botta per l’autostima. Sogno di aprire un’attività diversa dal classico ristorante di brigata, magari un home restaurant di livello. Non farei strategie per avvantaggiarmi, preferisco impiegare il tempo a studiare per migliorarmi e rendere sempre di più».

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