Stefano Tacconi: segnali di miglioramento per l’ex portiere

Gli ultimi aggiornamenti dall’ospedale di Alessandria

Arrivano buone nuove dall’ospedale di Alessandria dove è ricoverato da quattro giorni l’ex portiere della Juventus e della Nazionale Stefano Tacconi.

Tacconi si trova all’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria a causa di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma.

Nell’ultimo bollettino ridomato da Andrea Barbanera, direttore della Struttura di Neurochirurgia e Fabrizio Racca, direttore della Terapia Intensiva si legge: «La situazione è ancora stazionaria. Tacconi è farmacologicamente sedato, ma ha dato qualche segno di gesto finalistico. Il percorso sarà ancora lungo e i prossimi giorni saranno determinanti per capire l’andamento della situazione. Sicuramente il fattore tempo è stato fondamentale: aver riconosciuto il problema e aver centralizzato le cure, trasferendo il paziente in un ospedale hub, ha fatto la differenza per un intervento precoce al fine di evitare una seconda emorragia che sarebbe potuta essere fatale. Ora dobbiamo dare tempo a Tacconi di combattere, grazie alle cure che sta ricevendo in terapia intensiva, e affrontare con forza i prossimi giorni».

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Nelle ultime ore parole di speranza erano arrivate dal figlio, Andrea Tacconi che  aveva dato qualche spiraglio d’ottimismo.

«L’emorragia di sabato è stata fermata, ora dobbiamo attendere la ripresa. Ci sono i primi segnali che sono incoraggianti, papà muove un po’ gli occhi e gli arti, ma serve tempo».

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