Novak Djokovic, i genitori protestano e denunciano le condizioni del figlio

Il tennista si trova in un hotel quarantena

La vicenda Novak Djokovic è ancora lontana da una risoluzione. Il numero uno al Mondo, infatti, si trova in un hotel quarantena dopo che il suo visto è stato rifiutato e poi cancellato.

Una situazione limbo come succede a rifugiati politici o persone nella stessa situazione “rifiutate” dalle rigide politiche australiane.

Intanto, ieri, 6 gennaio, fuori dall’hotel un gruppo di sostenitori di Novak Djokovic si è recato fuori dalla struttura per far sentire il proprio sostegno.

Sostegno che hanno manifestato anche i genitori con dichiarazioni che hanno destato parecchie perplessità.

Prima è toccato al padre Srdjan e poi alla madreDijana.Il primo che non è nuovo a dichiarazioni “particolari”, ha spiegato:

«È diventato il simbolo e il leader del mondo libero, un mondo di nazioni e persone povere e oppresse”, le sue parole ai media russi. “Potranno incarcerarlo stasera, incatenarlo domani, ma la verità è come l’acqua, perché trova sempre la sua strada. Novak è lo Spartacus del nuovo mondo che non tollera l’ingiustizia, il colonialismo e l’ipocrisia».

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La madre, in una conferenza stampa, si è invece soffermata sulle condizioni in cui si trova il figlio.

«Ho parlato con lui un paio d’ore fa, sta bene, abbiamo parlato pochi minuti. Stava cercando di dormire, ma non ci riusciva»

E poi ha aggiunto: «Come madre cosa posso dire? Si può solo immaginare come mi sento, mi sento malissimo da ieri, le ultime 24 ore. Lo tengono come un prigioniero, non è giusto, non è umano. Spero che rimanga forte, anche noi stiamo provando a dargli un po’ di energia per andare avanti. Spero che vinca la sua battaglia».

L’alloggio sarebbe sporco e pieno di insetti e stando a quanto sostenuto dai familiari non sarebbe stato permesso a Novak Djokovic di andare in un appartamento e in un’altra struttura.

 

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