Tokyo 2020, Simone Biles si ritira anche dal concorso generale

La ginnasta si è ritirata anche dal concorso generale

La priorità di Simone Biles, si chiama salute mentale. Sì perché la mental health è importantissima, ed è un tema molto sentito all’estero specialmente tra gli atleti.

Riavvolgendo il nastro delle ultime 24 ore sembra incredibile cosa stia accedendo alla stella della Ginnastica artistica mondiale.

L’atleta più attesa, chiamata all’impresa di vincere cinque medaglie d’oro, non ha retto al peso delle aspettative, la pressione l’ha spezzata.

Ieri, 27 luglio,  durante la prova a squadre, dopo la prima rotazione al volteggio si è rimessa la tuta e ha preferito farsi da parte supportando le compagne.

Poi ha spiegato come non si senta più felice a fare il suo sport ma senta solo il peso di tutto il mondo sulle spalle.

Oggi, 29 luglio, la Federazione di Ginnastica americana ha annunciato come l’atleta non gareggerà nemmeno nell’all – around, ovvero nel concorso generale.

Rimane l’incognita delle prove sui singoli attrezzi, con il corpo libero di lunedì in cui ci sarà anche Vanessa Ferrari, più le finali a trave e parallele.

Sembra molto difficile vedere la Biles gareggiare. Una notizia clamorosa visto che nessuno avrebbe mai immaginato un crollo del genere.

Spesso, ci si dimentica come questi atleti invincibili, nascondano sacrifici, rinunce e anche dolori e sofferenze in nome di vittorie e successi.

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A lungo andare questi “traumi” vengono però a galla. È successo anche alla tennista Naomi Osaka che ha messo di aver sofferto di depressione e ha avuto un momento no al Roland Garros.

È successo a tanti, a Federica Pellegrini quando anni fa aveva le crisi di panico e usciva dall’acqua piangendo. È successo alla vigilia della gara di oggi al bronzo italiano nei 200 farfalla Federico Burdisso.

Non volevo neanche farla la gara. Ho avuto molto molto stress e tensione. Sono contento di averla fatta, di essere terzo”.

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