Roberto Bolle: “Spero di poter ballare a Kiev”. Ma è polemica

Alcune dichiarazioni del ballerino hanno acceso la polemica

Roberto Bolle, ospite del Salone del Libro di Torino, ha parlato di quanto sta tragicamente accadendo in Ucraina.

“Se il mio Paese fosse stato assalito come l’Ucraina cosa avrei fatto? Forse mi sarei allontanato, avrei lasciato il lavoro per un certo periodo come ha fatto il primo ballerino del Bolshoi, Jacopo Tissi.Ma tanti non lo hanno fatto e non lo possono fare, per molte ragioni, mai mi permetterei di giudicarli.

E poi: “È una situazione delicatissima che chiede a tutti noi comprensione e umiltà. Il nostro paese si è schierato subito a fianco dell’Ucraina, come tantissimi altri, è stato giusto, ora speriamo che si arrivi presto alla fine di questa odiosa guerra”.

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Non è mancato anche un riferimento ai ballerini russi: “Non inviterò al mio spettacolo ballerini russi, non hanno colpe ma è giusto dare un segnale politico”.

Una dichiarazione che ha infiammato la polemica sul web ma che è in linea con quanto fatto ad esempio a livello sportivo o in tutte le grandi manifestazioni.

Infine un riferimenti al futuro: “Per ora cerco però ancora di dare il massimo sul palco, dall’alto dei miei tanti 47 anni. Ma non troppi! Continuo ad allenarmi anche 7 ore al giorno prima di uno spettacolo, il corpo sotto allenamento continuo reagisce molto anche alla mia età!”.

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