Alberto Vanin, l’architetto dei vip svela inediti dettagli creati nella casa di Giulia Salemi | ESCLUSIVA

Alberto Vanin, l’architetto dei vip svela uno dei tanti dettagli ricreati nel nuovo appartamento dell’influencer Giulia Salemi 

Alberto Vanin, classe 1987 è uno degli architetti più richiesti per la realizzazione della propria casa dei sogni. Innovazione, stile e tenacia sono gli elementi che contraddistinguono la sua brillante carriera. È diventato un punto di riferimento per tantissimi vip. Si sono affidati alla professionalità dell’architetto Vanin noti volti della televisione e dello spettacolo, da Diletta Leotta, Camihawke, Rosa Perrotta a Salvatore Esposito, Giulia Salemi e molti altri. L’abbiamo intervistato per scoprire tutti i retroscena della sua professione.

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Arch. Vanin è noto per essere “l’architetto dei vip”. Qual è stato il progetto realizzato che ha richiesto un maggior impegno nei dettagli?

«Tutti i progetti sono diversi tra loro e richiedono sempre un costante impegno per ogni singola cosa: dalla progettazione, alla realizzazione al controllo (maniacale che ogni singolo pezzo del puzzle che ho immaginato corrisponda alla realtà. Detto ciò sicuramente il progetto che mi ha impegnato maggioramene è quello di Salvatore Esposito. Oltre alla complessità tecnica e impiantistica ho dovuto cambiare totalmente il mio modo di lavorare e adattarmi alla nuova normalità: infatti il cantiere è iniziato pochissimo prima dello scoppio della pandemia e si è svolto durante questa emergenza sanitaria».

Tra colori, spazi e arredamenti: da dove inizia a sviluppare il progetto?

«Sicuramente il primo passo è ascoltare le esigenze del mio cliente e capire se ci sono dei punti fermi che non possono mancare e da li il processo viene spontaneo e di pari passo: i colori, lo stile e l’arredamento viaggiano paralleli e gli spazi ci creano intrecciando questi temi».

Riesce a creare interni di grande fascino, come nasce il processo creativo?

«Ogni volta che prendo una commessa immagino che questa sia una mia nuova casa. Per questo motivo non lascio mai nulla al caso e cerco di creare un’alternativa rispetto alla mia casa (dove ho uno stile ben definito e preciso) dandomi la possibilità di creare uno spazio alternativo rispetto a quello che ho già creato. Sicuramente la persona per cui ristrutturo influenza molto anche l’idea finale che presenterò».

Nel corso degli anni è diventato Brand Ambassador di “Facile Ristrutturare”, con quali semplici step riesce a coinvolgere i clienti?

«Posso dire che sono fortunato. Sono una persona molto empatica e riesco sempre a trovare la chiave di lettura di ogni mio cliente creando cosi un rapporto di totale fiducia: questo è il primo “ingrediente segreto” della mia formula. Creato questo tutto il resto è un viaggio in discesa».

Co-conduttore del programma “A te le chiavi” su La7, ci parla di questa avventura televisiva?

«All’inizio ero molto spaventato invece ti devo dire che dopo 3 anni (quest’anno è il mio terzo anno) ho capito che è una cosa che mi piace molto e che voglio continuare a fare e, perché no, anche molto di più visto che questi programmi legati alla casa piacciono molto e a me piace “donare” la mia conoscenza e la mia professione. Da questa esperienza è arrivata poi la conduzione totale di un format tutto mio, creato da Advertoo per Facile Ristrutturare. Case da vip” che sta riscuotendo successo e quest’anno cambia pelle e diventa, come piace dire noi, PRO. Chissà che magari questo è il primo passo per qualcosa di molto più grande…».

Quali sono stati i dettagli più particolari richiesti dall’influencer Giulia Salemi nella sua nuova casa?

«Giulia, essendo una influencer di successo, usa molto la sua casa per creare contenuti. Quindi le esigenze erano quelle di creare in bagno uno spazio per poter girare i suoi tutorial di beauty senza però rinunciare alla funzionalità dello spazio stesso e poi un altro ambiente per i video look. Da qui è nata l’idea di ingrandire il corridoio e donargli una nuova funzione rispetto a quella che siamo abituati. È stato inserito un grande specchio e un’illuminazione d’effetto. Da spazio di servizio si è creato un vero e proprio ambiente aggiuntivo».

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