Valentino lascia Parigi: la prossima collezione sarà presentata alla Milano Fashion Week
02 settembre 20 / Scritto da: Serena Marotta

La Maison lascia Parigi al momento a causa della pandemia e sceglie Milano
Valentino si trasferisce a Milano e lascia Parigi. La prossima collezione Spring/Summer 2021 sarà infatti presentata durante la Milano Fashion Week, che si svolgerà dal 22 al 28 settembre. Una scelta che, come spiegano dalla Maison, è legata alla pandemia e che è limitata al momento a questa stagione.
Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo di Valentino spiega il motivo della scelta: «Parigi è la città che da sempre ha ospitato i nostri show e che rappresenta il Dna Valentino. La situazione attuale che stiamo vivendo ci ha forzato a prendere una decisione inusuale. Credo che, in questo periodo storico, sia di fondamentale importanza rimanere concentrati sul lavoro da compiere. È stimolante poter pensare a nuove idee, e questo è il tempo in cui le idee possono crescere e diffondersi. Milano è una nuova opportunità, un grande progetto che sto sviluppando con i miei team, sul concetto di identity».
E ancora, dalla Maison, aggiunge Jacopo Venturini, Chief Executive Officer al quotidiano “Il Mattino”: «Nello scenario attuale ci troviamo costretti ad anticipare decisioni che tutelino le nostre risorse più importanti, le persone, e che esplorando opportunità alternative mantengano il nostro brand rilevante. Sentiamo quindi sia più etico realizzare il nuovo show in Italia, a Milano. Crediamo fortemente che questo progetto contribuirà a sottolineare l’importanza di essere parte di un sistema moda rappresentato sia dalla Camera Nazionale della Moda Italiana che dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode».
Chi è il fondatore della casa di moda
Valentino Garavani, 87 anni, nel 2007 ha lasciato la direzione creativa della Maison, fondata da lui 45 anni prima. Definito l’Ultimo imperatore, odia però le definizioni e preferisce essere ricordato come Valentino.
Tra le sue creazioni, in un’intervista recente, ha affermato che quella che gli ha dato più soddisfazione è stata «l’abito della Pace nel 1991. Un vestito bianco con 16 volte la parole Pace scritta in altrettante lingue. Ancora oggi, un simbolo».