Ddl Zan, sui social arriva il sostegno dei vip: attori, cantanti e politici

La foto con scritto sul palmo della mano “Ddl Zan” sta facendo il giro del web: attori, cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo hanno aderito con l’hastag #diamociunamano

Sta spopolando in queste ore l’hastag #diamociunamano a sostegno dell’approvazione del ddl Zan, una campagna lanciata da Vanity Fair e che sta trovando l’approvazione in rete. Tanti i vip: attori, cantanti e politici che si presentano con una scritta sul palmo della mano: «ddl Zan». Tutti chiedono insieme l’approvazione del provvedimento.

Da Loredana Bertè a Alessandra Amoroso, dai Tiromancino a Ermal Meta: insieme pubblicano sui rispettivi social una foto con la scritta sul palmo della mano. Tra i tanti è stata molto ritwittata Alessandra Mussolini. Ripresa anche da Vladimir Luxuria con questo commento: «sempre pronta a dare il benvenuto a chi condivide l’ideale di una società in cui a essere discriminati siano i portatori di odio verso gay, lesbiche, bisessuali, trans, donne e disabili: da chi non te lo aspetteresti non è di meno apprezzato #omotransfobia #DDLZan #diamociunamano».

Il commento di Selvaggia Lucarelli

Ma sulla Mussolini c’è chi fa polemica commentando un post di Selvaggia Lucarelli che scrive: ”

“In questi giorni mi è stato chiesto di fare alcune cose per rendere pubblico il mio sostegno alla legge Zan e per protestare contro l’ostruzionismo della Lega. Ho risposto che sul tema avrei continuato a fare la mia parte come sempre, da anni, ma preferisco evitare foto virali o dichiarazioni fotocopiate. E questo perché ho visto troppa vetrina e troppe strumentalizzazioni – scrive la Lucarelli, che continua:

“Certo che serve mobilitazione e visibilità, e non sono neppure qui a dire che sono contraria. Parlo a titolo personale ed esprimo il mio disagio nel vedere gente che non ha mai detto mezza parola, che non ha mai messo la faccia in alcuna battaglia e ora mette la mano con la frasetta nella sua pagina Instagram.”

Sulla Mussolini scrive: “O peggio, come la Mussolini, che diceva “meglio fascista che froc**” o “ma dove vai vestito da donna?” e oggi si fa la fotina per sostenere una legge conto le discriminazioni. Fotina che ha confermato le ragioni delle mie perplessità. Facile strizzare l’occhio al mondo lgbt quando si lascia la politica (perché nessuno ti vota più) e si decide di entrare nel mondo dello spettacolo. Poteva raccontarci della sua conversione e fare qualcosa di concreto quando poteva INCIDERE in politica, la Mussolini, non solo ora che balla e canta in tv. Perché il sostegno del mondo lgbt fa comodo, quando si fa spettacolo, meno quando vuoi prendere voti a destra. E quindi allargo la questione anche agli altri personaggi noti che in questi giorni mostrano manine o rilasciano dichiarazioni, dal nulla: tutto questo va bene, ma bisogna partire da un po’ più lontano e in tempi non sospetti, per incidere davvero. Per fare la differenza. Perché questa (l’ostruzionismo della lega) è una questione POLITICA e bisogna essere lì quando la politica va evidentemente nella direzione che temiamo. La direzione che renderà secondarie tutte le battaglie per i diritti civili. La nuova composizione del governo ha reso inevitabile questa schifezza e il futuro potrebbe essere molto più cupo. Ecco, finito il contest con la manina, ricordatevelo. Parlate, protestate anche quando parlare non è glamour ma scomodo e può costare qualcosa. Magari un lavoro saltato o un cazziatone dell’ufficio stampa e di qualche fan. #ddlzan”.

 

 

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