Vaccini: caos richiami. Si possono fare nei luoghi delle vacanze? Per la Lombardia no

Tiene banco l’argomento richiami

Tiene banco l’argomento richiami dei vaccini. Il “problema” se così si può chiamare, per molti sarà capire quando e dove fare la seconda dose.

Le regioni, per il momento, stanno dibattendo sull’argomento con un database che non è condiviso. Oggi, intanto, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ha spiegato che i richiami dovranno essere effettuati solo in Lombardia.

“Nel nostro piano vaccinale abbiamo cercato di mettere pochissimi richiami nelle due settimane centrali del mese di agosto, fissandoli prima o dopo – ha aggiunto -. Quando facciamo il vaccino cerchiamo di chiedere se si è presenti in quelle due settimane e si cerca di accontentare le persone anticipando o posticipando di qualche giorno. Se la cosa rientra nei parametri consentiti e non si slitta troppo lontano o troppo vicino, si cerca di dare questa opportunità. Sia chiaro: non è una garanzia, ma la possibilità che, se ci sono le condizioni, cerchiamo di concedere ai nostri cittadini”.

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Il direttore sanitario dell‘Istituto Spallanzani di Roma, ai microfoni di Rtl sulla possibilità dei richiami in vacano ha spiegato che il problema può e deve essere risolto.

Sono stato tra i primi ad auspicare un’organizzazione della sanità che vada incontro alle esigenze dei cittadini anche in vacanza. Qui non si tratta di capricci, ma di organizzare il sistema sanitario in direzione della centralità della persona, i cittadini devono andare in vacanza.Trovo stucchevoli le polemiche tra le regioni, dobbiamo trovare un punto d’incontro, facciamo un accordo tra le Regioni, ci scambiamo le anagrafe regionali, nulla è impossibile”.

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