Saman Abbas, le parole del fidanzato, dello zio e del padre intercettato

Saman Abbas

Saman Abbas, le parole del fidanzato dopo il ritrovamento del corpo, dello zio e del padre intercettato nel giugno del 2021

Secondo quanto riportato da Quarto Grado sui social sarebbe stato lo zio di Saman a condurre gli agenti sul luogo di sepoltura di Saman. Si legge sul profilo social del programma condotto da Gianluigi Nuzzi: “Secondo quanto apprende Quarto Grado, venerdì 18 novembre poco dopo le ore 14, lo zio Danish è stato accompagnato dalla polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia a Novellara. Arrivato sul posto avrebbe portato i Carabinieri al casolare indicando il punto dove, insieme ai cugini Ikram e Numanullaq, avrebbe scavato la buca per poi seppellire il corpo di Saman. Intorno alle 15 sono iniziate le attività di scavo dei Carabinieri con l’aiuto dei Vigili del Fuoco. Le operazioni sono poi riprese nella giornata di ieri e continueranno nella giornata di oggi“.

Inoltre, stanno emergendo nuovi dettagli sull’intercettazione telefonica, avvenuta il 6 giugno 2021 del padre di Saman. A fornire la traduzione è l’avvocato Riziero Angeletti che tutela l’Unione delle comunità islamiche d’Italia. Shabbar ha detto, gridando al telefono con un fratellastro in Italia: «Avevamo giurato sul Corano, chi di voi ha tradito? Ma chi ha parlato? Chi è quel figlio di un cane che ha parlato?…». Poi la frase con la confessione: «L’ho uccisa per difendere il mio onore, ora tutti sapranno chi sono io».

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Poi aggiunge: : «Come è uscita questa cosa? Chi è stato? Sto cercando. Sapevate voi due (il fratellastro e un’altra persona, ndr) e sapevamo noi cinque», ovvero i genitori, lo zio Danish e altri due cugini, ora in carcere.

Secondo quanto riportato da Tgcom24, “ci vorrà qualche giorno per l’esumazione del corpo, rinvenuto sotto più di due metri di terra nei pressi del rudere”, a cui seguiranno tutte le fasi di indagine e ricerca scientifica.

Le ultime notizie sul caso Saman sono state anche commentate dal fidanzato della giovane. Saqib Ayub, 23 anni, vive sotto protezione in una città del Nord Italia, ha dichitarato tramite il suo avvocato a Repubblica: “Sono soddisfatto per l’arresto di Shabbar, ma la notizia del ritrovamento di un corpo vicino a casa di Saman mi riempie di dolore e tristezza. Fino all’ultimo momento ho vissuto con la speranza che fosse ancora viva“.

Poi ha aggiunto: “Aspettiamo le analisi della polizia scientifica. Se il corpo ritrovato fosse di Saman desidererei che avesse una degna sepoltura, é rimasta anche fin troppo tempo in un posto inospitale. Spero sia fatta giustizia e che i responsabili paghino per quello che hanno fatto. Chiedo un po’ di privacy in un momento così difficile e delicato“.

Infine, ha detto l’avvocato del 23enne: “É molto provato da quando gli ho comunicato la notizia, attendiamo insieme il proseguo, monitorando gli sviluppi della situazione. Attendiamo e speriamo che anche Shabbar possa essere consegnato alla giustizia e che venga sottoposto ad un regolare processo in Italia. In egual misura auspico che anche la moglie venga arrestata, ciò rappresenterebbe processualmente l’inizio delle attività con tutti gli imputati presenti in modo che ognuno venga giudicato per le proprie responsabilità“.

 

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