Omicidio Regeni, nuova udienza in attesa della verità

Caso Regeni

Omicidio Regeni, nuova udienza in attesa della verità sulla morte dell’italiano avvenuta al Cairo sei anni fa. Imputati quattro 007 egiziani

Oggi, 10 gennaio, si è riaperto il procedimento, davanti a un nuovo gup, per fare chiarezza sull’omicidio di Giulio Regeni. L’udienza arriva dopo lo stop del 14 ottobre, quando i giudici della Terza Corte d’Assise di Roma avevano dichiarato la nullità del decreto che disponeva il giudizi0.

Imputati per la morte di Regeni sono quattro 007 egiziani: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi e Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Per i quattro le accuse sono a vario titolo di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni aggravate e concorso in omicidio aggravato.

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Durante l’udienza odierna, il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco, titolare dell’inchiesta, ha chiesto di sollecitare il governo nel sapere se dall’ottobre scorso siano emerse novità nei rapporti con gli egiziani, ma anche – come riporta l’Adnkronos – “se l’Esecutivo intenda avviare un’interlocuzione per avere risposte alla rogatoria dell’aprile del 2019 con la quale si chiedevano gli indirizzi degli imputati e se in caso di nuova ed eventuale rogatoria da parte del gup, il ministero della Giustizia ritiene di potere procedere alla notifica degli atti in via diretta e non diplomatica”.

I difensori dei quattro egiziani hanno chiesto la sospensione del procedimento, poiché gli imputati non sono stati informati del procedimento a loro carico. Le autorità egiziane non avrebbero mai comunicato gli indirizzi dei quattro accusati. La decisione del giudice dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio.

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