Ilaria Alpi e Miran Hrovatin 27 anni dopo l’esecuzione

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin un duplice omicidio ancora senza verità 

«Somalia: uccisi due giornalisti italiani a Mogadiscio – Mogadiscio, 20 marzo – La giornalista del “Tg3” Ilaria Alpi e il suo operatore, del quale non si conosce ancora il nome, sono stati uccisi oggi pomeriggio a Mogadiscio nord in circostanze non ancora chiarite. Lo ha reso noto Giancarlo Marocchino, un autotrasportatore italiano che vive a Mogadiscio da dieci anni».

Pochi minuti dopo, il secondo lancio Ansa delle 14.43 (ora italiana, l’orario a Mogadiscio è avanti di due ore) parla «di un vero e proprio attacco per uccidere».

«20 marzo 1994, ore 14.43. Somalia: uccisi due giornalisti italiani a Mogadiscio – Una fonte dello Stato maggiore dell’Esercito ha confermato la morte dei due giornalisti italiani, precisando che si è trattato “di un vero e proprio attacco per uccidere” …». 

Sono queste le prime notizie che diffonde l’Ansa poco dopo la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avvenuta a Mogadiscio il 20 marzo 1994. La giornalista del Tg3 e l’operatore Miran Hrovatin in Somalia stavano indagando su un traffico di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l’Italia.

Ilaria e Miran avevano realizzato a Bosaso, prima di perdere il volo che li avrebbe riportati a Mogadiscio, dove sono stati assassinati, un’intervista al sultano di Bosaso, Abdullahi Mussa Bogor. Un’intervista durata tre ore dove la telecamera viene spenta e riaccesa due volte: tra una pausa e l’altra, si sente Ilaria chiedere al sultano di Mugne, della nave sequestrata, degli scandali della cooperazione italo-somala, delle armi, dei rifiuti tossici seppelliti lungo la strada Garoe-Bosaso.

Leggi anche–> GIORGIO ALPI, IL DECENNALE DALLA SCOMPARSA: UNA VITA ALLA RICERCA DELLA VERITÀ SULLA MORTE DELLA FIGLIA ILARIA ALPI

Un duplice omicidio che è avvenuto nelle strade di Mogadiscio il 20 marzo di 27 anni fa e che ancora è rimasto senza verità, tra depistaggi, ritrattazioni e documenti fatti sparire. Tre richieste di archiviazione, tutte e tre volte respinte. L’ultima un anno e mezzo fa.

A ottobre del 2019 i legali della famiglia Alpi hanno presentato infatti l’atto di opposizione all’archiviazione dell’indagine. Secondo gli avvocati Carlo Palermo e Giovanni D’Amati – i legali della famiglia – ci sarebbero spunti investigativi. D’Amati e Palermo citano, tra gli altri,  la sentenza di primo grado legata all’uccisione di Mauro Rostagno, l’audizione del generale Mario Mori in Commissione parlamentare, la sentenza di Palermo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia e ad alcuni appunti della stessa giornalista e di atti desecretati nel 2014. Anche la Federazione della Stampa, l’Ordine dei giornalisti e l’Usigrai hanno depositato l’opposizione, chiedendo di rivelare la fonte confidenziale che nel 1997 aveva parlato del movente.

Chi era Ilaria Alpi

Ilaria Alpi era nata a Roma il 24 maggio 1961.  Dopo aver conseguito la maturità classica, aveva studiato lingue ed aveva un’ottima conoscenza della lingua araba. Aveva vinto il concorso in Rai nel 1990, ma prima dal Cairo aveva collaborato con Paese Sera, con L’Unità e altre testate. Quello del mese di marzo del 1994 era il suo settimo viaggio in Somalia. Insieme a lei c’era l’operatore Miran Hrovatin di videoest di Trieste. È stato il loro ultimo viaggio. Il 20 marzo 1994 a Mogadiscio si perde il senso di giustizia, quella giustizia cercata da Ilaria e Miran che non potranno più raccontarlo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *