Green Pass obbligatorio sui mezzi di trasporto, insieme al nodo scuola, è una delle prossime scelte che il governo deve fare, ecco quale potrebbe essere la soluzione
Tra martedì e mercoledì prossimi conosceremo la decisione del governo Draghi sull’obbligatorietà del Green Pass relativamente ai viaggi su treni, aerei e navi. Come siamo ormai abituati da tempo, si conoscono in anticipo quelle che potrebbero essere le possibili regole del prossimo Dpcm.
In quello scorso, che ha introdotto l’obbligatorietà del green pass per accedere ai luoghi pubblici e agli eventi, non era stato trattato il nodo trasporti, il motivo era legato alla volontà di comprendere l’andamento della curva epidemiologica, che nonostante qualche lieve dato in crescita, sembra essersi stabilizzata.
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Il governo, dunque, sarebbe intenzionato a imporre l’obbligatorietà del green pass per i viaggi a lunga percorrenza su treni, navi e aerei. Quindi si esclude l’obbligo per tram, bus e metropolitane, per i quali sarebbe difficile controllare costantemente la regolarità delle certificazioni.
Sui mezzi a lunga percorrenza, il green pass sarà controllato prima di salire a bordo e questo permetterà anche di risalire ai contatti di tutti i passeggeri in caso di positività di uno di loro. Per quanto riguarda bus e metropolitane, non sono previsti controlli, però il governo ha chiesto alle Regioni un piano dettagliato sul potenziamento dei mezzi pubblici che potrebbe essere discusso insieme al piano per la ripresa della scuola. Sulla capienza, siccome l’occupazione dell’80% dei posti a sedere non è sufficiente a garantire il distanziamento, il governo sta valutando la possibilità di aumentare il numero delle corse.
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