Caso Zanardi, chiesta l’archiviazione per l’autista del Tir

L’incidente risale al 19 aprile 2020

Il 19 aprile del 2020 la vita di Alex Zanardi e della sua famiglia veniva nuovamente scossa da un terribile incidente.

Dopo aver perso l’uso delle gambe a seguito di un drammatico schianto quanto gareggiava in F1 da mesi lotta tra la vita e la morte (anche se questo rischio dovrebbe essere stato scampato) dopo essere stato investito mentre era a bordo della sua handbike.

Dalle ultime indagini e da quanto emerge l’autista del camion contro cui si è schiantato l’ex pilota non avrebbe nessuna colpa.

La Procura di Siena ha così chiesto l’archiviazione visto che l’uomo: “viaggiava ad una velocità moderata e comunque ampiamente al di sotto del limite di velocità previsto su quel tratto di strada”.

Un parere contrario rispetto a quella della famiglia che invece accusa l’autista del tir (di lesioni colpose) nel cambio di manovra che ha portato Zanardi a essere travolto e a perdere il controllo della sua handbike.

I legali del ciclista paralimpico, sostengono che “il parziale superamento della linea di mezzeria abbia determinato la manovra di sterzo a destra di Zanardi, da cui conseguiva la perdita di controllo del mezzo”.

Intanto vige la massima privacy sulle condizioni di salute attuali di Alex e recentemente la moglie Daniela a “La Stampa” ha detto: “Mi cercano in tanti per sapere come sta Alex. Lui fa delle cose, ma non sempre. Ci sono stati dei momenti in cui quelle cose effettivamente venivano fatte. Ci sono stati dei passi avanti, e ci sono stati dei passi indietro. Il suo è un percorso molto lungo”.

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Dopo essere stato operato a Siena (l’incidente si era verificato proprio nei pressi della città) è stato prima trasferito a Lecco e poi dopo alcuni peggioramenti ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano.

Dopo essere rimasto a lungo in terapia intensiva è stato operato più volte.

 

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