Caso Saman Abbas, intercettato il padre. La sconvolgente dichiarazione

Caso Saman Abbas, intercettato il padre. La sconvolgente dichiarazione

Caso Saman Abbas, intercettato il padre. La sconvolgente dichiarazione fatta ad un parente in cui ammette la propria responsabilità

Il caso di presunto assassinio di Saman Abbas, la giovane pakistana sparita dopo il suo rifiuto di un matrimonio combinato, sembra fare un ulteriore passo in avanti. Tre dei suoi parenti, lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, sono in carcere e andranno a processo il prossimo 10 febbraio, mentre risultano latitanti ancora i genitori, che all’indomani del presunto omicidio sono fuggiti in patria.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, alcune intercettazioni inchioderebbero il padre della giovane. Shabbar Abbas avrebbe detto al telefono ad un parente di aver ucciso la figlia. Le dichiarazioni dell’uomo non lascerebbero dubbi sulla responsabilità dell’accaduto.

Il contenuto delle affermazioni sono state riportate dal Corriere della Sera: «Per me la dignità degli altri – dice Shabbar – non è più importante della mia. Io ho lasciato mio figlio in Italia. Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno».

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I carabinieri avevano sentito proprio quel familiare intercettato e a loro aveva detto che Shabbar lo aveva chiamato per intimargli di non parlare di lui. «Io sono già rovinato — le parole di Abbas secondo quanto riferito dal parente — avete parlato di me in giro, non lascerò in pace la vostra famiglia». E ancora: «Io sono già morto, l’ho uccisa io, l’ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l’abbiamo uccisa».

Shabbar non fa i nomi dei complici, ma è abbastanza chiaro che l’omicidio è ascrivibile alla ristretta cerchia familiare.

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