Camilla è morta, non ce l’ha fatta la ragazza colpita da trombosi

La morte di Camilla, la diciottenne di Sestri Levante colpita da trombosi dopo la vaccinazione con AstraZeneca, apre il dibattito sulla sicurezza del vaccino

Una notizia che non avremmo mai voluto sentire, ma Camilla, la diciottenne colpita da trombosi quindici giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca, è morta al Policlinico San Martino di Genova dove era ricoverata da domenica scorsa.

La giovane di Sestri Levante il 25 maggio aveva partecipato ad un Open Day promosso proprio per incoraggiare i più giovani a vaccinarsi. In seguito al malore la 18enne era stata sottoposta a un intervento chirurgico per rimuovere meccanicamente il trombo e successivamente ad un secondo intervento per allentare la pressione intracranica derivante dall’emorragia. Le condizioni di Camilla sono apparse subito tragiche ed hanno condotto la giovane al tragico epilogo.

La città di Sestri Levante è in lutto, così come ha dichiarato il primo cittadino Valentina Ghio «Purtroppo, poche ore fa, Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla».

Intanto, è stata sospesa la somministrazione del lotto Abx1506 di AstraZeneca, dopo la seconda segnalazione di una sospetta «reazione avversa». A dirlo è l’azienda sanitaria della Liguria Alisa: «Ricevuta la seconda segnalazione relativa alla donna savonese di 34 anni ricoverata all’ospedale Policlinico San Martino, che ha seguito quella della giovane di 18 anni già ricoverata nello stesso ospedale genovese accertata l’appartenenza delle dosi somministrate allo stesso lotto, è stato sospeso in via precauzionale».

Si è ancora in attesa della decisione del Cts proprio sulla limitazione per età delle somministrazioni di AstraZeneca e J&J. L’EMA non ha dato alcuna limitazione sulle fasce di età, mentre l’Aifa lo ha solo raccomandato sopra i 60 anni. L’incidenza degli eventi trombotici, per quanto presenti, tuttavia sono bassissimi, pari ad un caso su 100mila prime dose e maggiormente su soggetti sotto i 60 anni.

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