Berlusconi ha ritirato la candidatura al Quirinale

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Berlusconi ha ritirato la candidatura al Quirinale: “Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale”

Silvio Berlusconi ha finalmente sciolto la riserva, ritirando la sua candidatura al Quirinale. La riunione si è svolta on line e al termine è stata rilasciata una nota stampa, riportata dalle maggiori testate giornalistiche. Ha detto Berlusconi:

“Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra – dice Berlusconi – ho verificato l’esistenza di numeri sufficienti per l’elezione. E’ un’indicazione che mi ha onorato e commosso: la presidenza della Repubblica è la più Alta carica delle nostre istituzioni, rappresenta l’Unità della Nazione, del Paese che amo e al servizio del quale mi sono posto da trent’anni, con tutte le mie energie, le mie capacità, le mie competenze”.

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“Nello stesso spirito – continua il leader di Forza Italia – ponendo sempre l’interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale, ho riflettuto molto, con i miei familiari ed i dirigenti del mio movimento politico, sulla proposta ricevuta”. Per questo: ”Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la presidenza della Repubblica”.

Tuttavia, ha detto Berlusconi: “continuerò a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi”.

“Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra – che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l’onere della proposta – per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento. Occorre individuare una figura capace di rappresentare con la necessaria autorevolezza la Nazione nel mondo e di essere garante delle scelte fondamentali del nostro Paese nello scenario internazionale, l’opzione europea e quella atlantica, sempre complementari e mai contrapponibili, essenziali per garantire la pace e la sicurezza e rispondere alle sfide globali”.

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